Ci sono momenti della nostra vita in cui ci rendiamo conto che stiamo portando sulle spalle uno zaino pesantissimo. Vorremmo essere dall’altro lato del ponte ed in quel momento del cammino tutto ci sembra più grande: la stanchezza ci sembra insopportabile…le montagne troppo alte… la fatica immensa. Nella nostra vita in modi più o meno intensi siamo chiamati quotidianamente a fare esperienza e a confrontarci con la “dipendenza”, il “distacco” e la “sofferenza”. Spesso trasformiamo in abitudini non solo pensieri o cose ma anche le persone che amiamo, difendendoci così dalla vulnerabilità intrinseca dell’amore e della vita stessa.
Quando il dolore non dà tregua, la cosa migliore che puoi fare è lasciare che il dolore scorra e pian piano torni ad avvolgerti anche la quiete. Come? Non combattere quel dolore, non ostacolarlo, ma respira, continua a respirare. Arrestando il libero fluire del respiro arresti il dolore, impedisci alle emozioni di fluire, ti incateni contro il processo stesso della vita. Il più grande nemico che stai affrontando non è un normale processo di vita ma è nascosto dentro di te.
Di fronte all’ineluttabile c’è la possibilità di vivere questo inevitabile processo con un atteggiamento diverso, più gentile verso te stesso/a.
Sentirsi bene nonostante le circostanze che accadono nella vita è possibile nella misura in cui sono state buttate via alcune convinzioni ed alcuni modi di sentire inutili. E’ necessario per poter superare quel ponte, quando la fatica si fa superiore alle nostre forze, togliersi lo zaino dalle spalle e alleggerirlo per poter avanzare più speditamente. E allora puoi concederti di lasciare andare quella fatica e quella rabbia e quella stoica resistenza che rendono il tuo zaino così pesante?
“Fluire con la vita non significa essere indifferenti a quello che ci accade, ma apprezzare in pieno la gioia che il momento ci offre e accettare anche il dolore, consapevoli che nessuno dei due durerà per sempre. Fluire con la vita implica vivere accettando i cambiamenti” – Sandra Heber Percy
La montagna non si scala osservandola, occorre avanzare un passo alla volta. Non fermarti ad osservare quanto tremolanti sono i tuoi passi, sii fedele alla tua voce interna alla tua forza d’animo. Al di là di tutto quel vortice di pensieri e sentimenti che hai, esiste già dentro di te un’infinita sorgente di saggezza che saprà scortarti oltre questo momento.
“Se non c’è peggior angoscia della solitudine..non c’è miglior sollievo che attraversare il dolore e trasformarlo in forza” – Concita De Gregorio
Cosa può fare un coach per te? Cosa può fare un coach per aiutarti ad uscire dal labirinto del dolore? Può condurti ad un nuovo livello di benessere accompagnandoti verso un cammino di consapevolezza e chiarezza interiore per attraversare quel ponte.