Chi va piano va sano e va lontano. Crescere è un cammino asimmetrico verso l’alto, come il raggiungimento dei nostri obiettivi: due gradini avanti ed uno indietro, un movimento di crescita che procede a balzi improvvisi e che non è non lineare. Occorrerà perciò che cominciate ad essere molto gentili con voi stessi.
Il processo verso il cambiamento prevede anche momenti di inattività, momenti di sconforto o momenti di stanchezza: trasformate questi momenti in occasioni di riposo e in occasioni di maggiore premurosità verso voi stessi.
Un atto di gentilezza con voi stessi ogni giorno vi apporterà una maggiore leggerezza d’animo ed una maggiore spensieratezza.
Sì, vi sto spregiudicatamente chiedendo di accudire voi stessi, di ritagliarvi ogni giorno un momento per voi, per sorprendervi, per chiedervi come vi sentite, di essere disposti ad ospitare la possibilità di ricevere aiuto anche da persone insospettabili e di ridurre drasticamente la negatività e lo stress nella vostra vita.

Un vecchio detto dice “Se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme agli altri”.

Non è tutto sulla vostra testa, questa è un’ abitudine mentale, una di quelle convinzioni che ci sono state inculcate da una modalità di pensiero che vedeva nella vita solo un grande e continuo sacrificio, uno dei più profondi condizionamenti inconsci del passato.
Cominciate ad osservare attentamente le vostre abitudini e ne scoverete sicuramente di controproducenti, individuerete piano piano tutte le forme di sabotaggio che mettete in atto contro voi stessi: stare in compagnia di persone che deridono i vostri sogni o la vostra spiritualità, non permettervi momenti di divertimento, non trovare occasione per fare esercizio fisico, liquidare attimi di pura creatività perchè decidete di non avere tempo , guardare tutte le notizie più negative che vi scorrono davanti e reperirne i dettagli, mangiare,lavorare, bere e fumare troppo, continuare a dirvi che non siete capaci o di non essere pronti, fare il multi-tasking facendo mille cose insieme e nessuna bene…. l’elenco potrebbe essere lungo e vario.

«L’avversario che si nasconde nella nostra mente – come scrive Timothy Gallwey – è molto più forte di quello che troviamo dall’altra parte della rete».

Abbiamo due Sè: uno che straparla a volte, facendoci solo venire un gran mal di testa, ed uno che fa, e la lotta molto spesso che svolgiamo nella nostra mente si dimostra essere molto più faticosa del cammino di vita che stiamo effettivamente percorrendo.
Spesso quello che ci fa star male non sono le cose che ci succedono ma il nostro modo di interpretarle.