
E’ l’abilità del cervello di cambiare, ecco perché quando si parla di Cambiamento e di Ben-essere è essenziale che la persona non venga scomposta nel suo essere un sistema unico, dove il corpo, lo spirito/realtà emozionale e la mente sono parti inscindibili per andare verso una trasmutazione funzionale e di successo.
Cosa succede in un processo di cambiamento esattamente e come si comporta il nostro cervello?
Il coach se ha una formazione completa svolge sia una funzione di accompagnamento e di cura nel processo di evoluzione (quando parlo di cura intendo di attenzione all’ambiente e al campo del cliente) sia di “risvegliatore”.
Ma andiamo a scomporre il nostro cervello…La Corteccia Prefrontale si comporta come un direttore d’ orchestra ed è responsabile di molte funzioni cognitive in particolar modo dell’attenzione e dell’elaborazione, è coinvolta nella memoria a breve termine e nell’autocontrollo e dopo essere stata sollecitata dall’amigdala svolge anche analisi dei rischi-benefici. Si occupa della pianificazione, dell’allineamento dei pensieri e delle azioni agli obiettivi interiori e viene coinvolta nell’esecutività personale e nella personale distinzione fra bene e male, similitudini e differenze.
Se siamo sotto stress la corteccia prefrontale non solo non funziona bene e diventa estremamente pigra ma avrà meno autocontrollo in merito all’attenzione (ecco che ci si dimenticano le cose, si viene assorbiti in loop di pensieri negativi e ripetitivi e si tenderà ad essere meno organizzati del solito) ma ci chiederà di scomporre un obiettivo in parti più piccole, in tanti sotto-obiettivi che riguardano più propriamente il qui ed ora.I gangli basali sono la sede delle abitudini, degli schemi ripetuti, si occupano della memorizzazione delle routine.
Le informazioni delle altre aree del cervello vengono spedite qui perché questa zona è ben connessa con le altre.
Bastano pochissime ripetizioni perché i gangli rilevino un pattern (uno schema funzionale).
Il corpo striato e il nucleo Accumbens : questa zona viene invece attivata nel piacere, nelle ricompense, nei feedback, nella motivazione, nella paura, nell’impulsività, negli eventi inaspettati.
Quindi quanto l’ambiente circostante o il sistema di relazioni del cliente gli sta fornendo rinforzi o feedback?
Immaginare qualcosa di piacevole e potente a livello emotivo “ringalluzzisce il nostro nucleo Accumbens.
La corteccia insulare riguarda la nostra abilità di essere in sintonia con noi stessi, la connessione, l’autenticità. Ed è connessa con l’amigdala. E’ responsabile della sensazione di calore emozionale quando entriamo in empatia con gli altri e con noi stessi. Praticamente l’insula ha un ruolo essenziale nel valutare le sensazioni che possiamo utilizzare per prendere delle decisioni importanti.
Attività come la minfulness o lo yoga sono utili per aumentare l’attivazione di quest’area cerebrale.
L’amigdala è responsabile nel regolare la nostra vita emozionale e fa parte del sistema limbico, è importantissima per le trasformazioni sociali ed in modo più specifico processa le emozioni e lo fa in ordine di importanza secondo un sistema di sopravvivenza.
Quando insorge la paura o l’ansia l’amigdala si attiva e automaticamente coinvolge la corteccia cingolata e quella prefrontale così che la memoria, la capacità di valutare benefici e rischi e di processare le informazioni se ne vanno un pochino a benedire così come la capacità di sperimentare delle valide alternative.
La corteccia cingolata anteriore è invece responsabile dei conflitti o degli errori di interpretazione Presta attenzione agli errori di valutazione e può essere considerata come la connessione tra cervello razionale ed emozionale. La sua funzione è quella di rivalutare una o più situazioni. Ha a che fare con le aspettative, tende ad individuare proprio quella che è la discrepanza tra ciò che ci attendiamo e ciò che è arrivato.
Arriviamo all’ipotalamo che è invece responsabile di vari processi metabolici e collega il sistema nervoso e il sistema endocrino. E’ considerato parte del sistema limbico ed è connesso con l’amigdala
Regola l’appetito, il sonno, alcuni aspetti della genitorialità è sensibile anch’esso allo stress e alla fatica e media alcune risposte emozionali.
Concludiamo con l’ippocampo che consolida le informazioni e le trasferisce dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine. E’ molto caruccio la sua forma richiama quella di un cavalluccio marino. Si dice che la depressione ne causi addirittura una decrescita in termini di funzionalità. Quest’area del cervello ha tre funzioni principali: memoria, spazio ed inibizioni. Sicuramente l’impegno mentale in nuovi percorsi, la riduzione dello stress e l’esercizio aerobico gioveranno senza dubbio alla sua funzionalità.