L’estrema cura di sè è un concetto che non va confuso con l’egoismo e che costituisce, invece per il coach, l’arte necessaria per poter servire in maniera duratura ed efficace le persone. L’arte della cura di sé permette di servire il coachee, affinché impari nel cammino di crescita personale ad essere sincero di fronte a sè stesso, e a riuscire così a raggiungere i propri autentici desideri. La persona, che per raggiungere il suo obiettivo e la sua meta diviene ossessionata, rischia di dimenticarsi di godere della cosa più importante, ossia del viaggio che la porta alla meta, che gli permette di migliorarsi e imparare davvero a fare del suo meglio. Fra le decisioni più importanti che ho preso nella mia vita c’è stata quella di proteggere la mia sensibilità e questa è stata anche la svolta che ho compiuto più influente per quanto riguarda l’ambito della Cura di sé.
La mia sensibilità era ciò che più mi urtava di me stessa, ne ho fatto per molti anni quasi una nemica. La scelta di cominciare a proteggere la mia sensibilità, piuttosto che detestarla con tutte le mie forze, mi ha permesso di iniziare finalmente a rispettare la mia natura, mi ha concesso la possibilità di rafforzare e di coltivare meglio le doti che avevo. Finalmente invece di utilizzare e sprecare le mie energie per modulare i sentimenti e le paure di fronte alle cose che mi terrorizzavano, sono riuscita ad andare avanti in maniera più spedita nella mia vita e nel raggiungimento dei miei obiettivi.
Allora la prima domanda che devi farti é: da dove puoi cominciare a proteggere la tua sensibilità? Quali sono quindi i luoghi, le situazioni, le persone, gli ambienti che in qualche modo portano a chiuderti e ad allontanarti dalla dimensione presente?
Una serena sensibilità ci permette di vivere nel presente nel qui ed ora con un atteggiamento aperto e accogliente, con uno spirito attivato e pronto a ricevere la bellezza che la vita ci può offrire. Hic et nunc accogli il tuo presente, accogli l’unica vera esperienza che puoi vivere, che è quella che sta accadendo ora in questo stesso istante.
Smetti di rimuginare sul tuo passato, smetti di preoccuparti troppo del tuo futuro, il rischio più grande è quello di perderti. Il presente è l’unica dimensione in cui possiamo sentirci veramente vivi e connessi.
Cerca e comincia a percepire le tue sensazioni: quando prendi il telefono cerca di sentirlo con la mano, quando stai davanti al computer cerca di avvertire la tua postura, mentre accompagni i tuoi figli a scuola tenendoli per mano prova a percepire davvero la loro mano nella tua.
Un altro passo fondamentale è ridurre il rumore attorno a te: chiudi gli occhi e accogli ciò che ti circonda, da dove viene il brusio e quali sono i rumori che ti circondano? Il silenzio protegge e alimenta la sensibilità, perché quando tutto intorno a te fa troppo rumore, è una cosa fisiologica dover allentare i sensi per riuscire a sostenere lo stress uditivo, perché per elaborare tutti i suoni che ti circondano il tuo corpo consuma molta energia. Abbassa dunque il livello del rumore che ti circonda: basta cucinare o leggere con la televisione accesa, cerca di arrivare in ufficio prima di tutti e godi del lavoro in un ambiente tranquillo, percepisci la tua postazione di lavoro in estremo relax, questo è probabile che ti darà più energia per affrontare la giornata.
Un altro modo con cui puoi offrire protezione alla tua sensibilità, sta nel limitare quanto più possibile l’esposizione a ogni forma di contenuto violento. Contenuti di questo tipo possono arrivare sia a livello informatico, sia a livello televisivo, sia attraverso la stampa. La quantità di terrore e ansia contenuta nelle notizie che passano attraverso i principali mezzi d’informazione quotidiani è tossica. Per quello che è il nostro sistema nervoso, la maggior parte delle provocazioni che giungono attraverso i giornali, internet e la televisione, sono piene di paura, hanno le loro basi sul terrore. La maggior parte delle notizie che riceviamo quotidianamente sono negative, sono superficiali e se ricevute con regolarità l’unico modo per difendersi diventa imparare a filtrarle, per riuscire a gestire lo stress emotivo che ne deriva.
Impara a volerti bene scegliendo intelligentemente i contenuti di cui vuoi nutrirti. Seleziona dunque le notizie che vuoi ricevere man mano che cominci a fare attenzione ai contenuti, chiediti se essi incentivino o meno la tua sensibilità o se al contrario in qualche modo ti privino di energia e ti diano ansia.
Un altro modo che hai per proteggere la tua sensibilità é iniziare a porre limiti alle persone che scaricano su di te la loro rabbia, le loro delusioni, le loro frustrazioni, le cose in sospeso, le sofferenze antiche, mi riferisco a quelle persone che sono nocive, che in qualche modo ti costringono ad alzare una barriera per difenderti, quelle persone che in qualche modo ti buttano giù, ti risucchiano le energie e sono pericolose per il tuo animo. È necessario dunque che in qualche modo proteggi la tua sensibilità di fronte a queste persone, ponendo loro dei limiti.
Ricordati che porre dei limiti non vuol dire eliminare dalla tua vita le persone ed isolarti, ma vuol dire imparare a gestirle e imparare a riconoscere e difendere e a rispettare i tuoi spazi emotivi e la tua sensibilità.
In ogni caso una sicura ricetta per una vita infelice come scrive Seligman è personalizzare i significati che diamo a ciò che ci accade rendendo gli eventi in qualche modo pervasivi e permanenti.
“I pensieri sono cose e, a seconda del movimento delle loro correnti, possono diventare crimini o miracoli” Edgar Cayce
Prioritaria alla cura di sé è la conoscenza di noi stessi, dobbiamo prima di tutto condividere con noi stessi il mondo che abbiamo dentro. Solo conoscendo meglio il nostro bagaglio potremmo condividere il nostro cammino e renderlo in qualche modo più dolce, cominciando sempre prima da noi stessi.