L’origine del vittimismo è l’aver confuso l’attenzione con l’amore. Spesso questo processo ha radici molto lontane, deriva da ferite profonde ed un po’ antiche a cui hai prestato poca attenzione nel tempo, fino a snaturare il senso stesso della tua realizzazione, sia professionale sia relazionale nell’accezione più intima del termine.

Quando imposti le tue giornate alla ricerca dell’attenzione finisci con l’essere alla mercé degli altri, ciò costituisce un problema nel momento in cui hai perso la tua forza interiore ma anche la chiara visione dei tuoi obiettivi. 

L’amore che parte dal proprio ego è sempre un amore individualistico che ti sottomette al gioco del non perdere. 

Spesso quindi il vittimismo non è solo un ostacolo all’amore nel suo simbolismo più spirituale, ma anche alla ricchezza stessa intesa in senso materiale. 

Ogni volta che rimproveri gli altri, ti giustifichi o ti lamenti è a te stesso, alla tua forza, al tuo potere personale che stai tagliando le gambe! 

Ricchezza e vittimismo non solo non vanno di pari passo ma non c’è una se c’è l’altro.

Cosa posso fare per responsabilizzarmi ti starai chiedendo?

A fine giornata fai un elenco scritto di cosa è andato bene e cosa è andato male e chiediti cosa hai fatto per creare ciascuna di queste condizioni e a quale bisogno hai sostanzialmente risposto. 

Nella tua quotidianità vuoi stare in difesa o partecipare in modo attivo alla creazione della vita che vuoi?